Hai appena montato la piscina? Ecco cosa fare prima di buttarti dentro

Hai vinto. La piscina è montata, le stecche non ti sono saltate in faccia, e il telo non sembra più una tela di ragno bagnata. Sei sudato, stanco, un po’ fiero. E un po’ illuso. Perché adesso viene il bello. E il bagnato.

Le prime 24 ore sono quelle in cui puoi trasformare la tua piscina in un piccolo paradiso… o in un brodino caldo con fauna propria. Vediamo come giocartela bene.

1. Niente tuffi per ora

La tentazione c’è: l’acqua scintilla, il sole chiama, e il vicino ti guarda invidioso. Ma aspetta. Il liner ha bisogno di assestarsi, la struttura deve stabilizzarsi, e tu devi smettere di pensare che basti un po’ d’acqua azzurro puffo per dire “è fatta”.

Nel frattempo, fai questo:

  • Controlla la stabilità: il terreno regge o sembra che la piscina si stia inclinando verso Saturno?
  • Attacca la pompa e ascolta. Se fa il rumore di una moka depressa, c’è aria nei tubi.
  • Controlla i raccordi: se gocciola adesso, domani sarà Niagara.

2. Trattamento iniziale: cloro e pH, senza alchimia

Hai messo l’acqua. Bravo. Ma l’acqua da sola è un ottimo brodo primordiale. Va trattata, subito. E no, non serve un laboratorio, bastano le dosi giuste e un po’ di criterio.

  • Cloro granulare (quello che si scioglie bene) o una pastiglia nel dosatore.
    Dose furba: 5–10 g ogni 1000 litri. (vedi qui il cloro consigliato)
  • Misura il pH: tra 7.2 e 7.6 è l’ideale. Sopra o sotto, il cloro lavora malissimo. Tipo stagista sfruttato.
  • Test dell’acqua: usa test affidabili (tipo questo). Evita le striscette, che c’azzeccano come l’oroscopo di Paolo Fox.

Hai dubbi su colori, dosi e strumenti? Ti serve questa guida pratica, scritta per gente che non ha la laurea in chimica.

3. Il filtro non è solo decorativo

Se hai la pompa a cartuccia, sappi che da oggi diventerà il tuo compagno di fatiche (e di imprecazioni). Funziona, ma va coccolata più del basilico a Ferragosto.

  • Accendila subito. Almeno 6 ore di filtrazione, anche 8 se l’acqua è torbidina.
  • A fine giornata, estrai la cartuccia, (attenzione, se non l’hai mai fatto leggi prima QUI) sciacquala con la canna (o con l’idropulitrice se vuoi farla fuori direttamente), e rimettila solo se è ancora presentabile.
  • Se dopo due giorni sembra un assorbente degli anni ‘80, cambiala senza pietà. (qui ne trovi di compatibili)

Hai la pompa a sabbia? Ottimo. Ma sai cos’è un contro-lavaggio? Se no, meglio impararlo prima di allagare il prato e perdere amici.

4. Sembra strana? Forse è normale

  • Il fondo si muove? Sta solo cercando il suo posto. Non chiamare l’esorcista.
  • L’acqua è leggermente gialla? Può essere ferro, luce strana o un test fatto col polline. Se vuoi capirci qualcosa: acqua gialla: quando preoccuparsi (e quando no).
  • Un lato è più basso? Lo sapevamo entrambi che il prato non era in bolla. Trovi qualche rimedio last-minute qui: piscina storta: si può salvare?

5. Selfie? Sì, ma usa il buon senso (e i calzini se serve)

Siamo tutti felici per te, davvero. Ma prima di scattare il tuo primo selfie in piscina, un consiglio da amici: guarda i piedi. Se sembrano due calamari stanchi o hai ancora il cerotto di gennaio, evita primi piani sulle dita. I gruppi Facebook delle piscine non sono pronti. E nemmeno io.

Stessa cosa per le foto panoramiche: se in acqua galleggia ancora il tappo del flocculante, l’anello del cloro o la cartuccia usata, magari aspetta domani. Con l’acqua pulita, il sole basso e i piedi in ordine, è tutta un’altra storia.

(Posta pure la piscina. Ma non farla diventare virale per motivi sbagliati.)

Lascia un commento