Alghe in piscina fuori terra: come prevenirle e combatterle senza impazzire
Le alghe non sono pericolose, ma sono stronze.
Ti distrai un giorno, e la tua acqua da cristallina diventa brodaglia da palude amazzonica. Nei gruppi ho visto molti vantarsi di avere una piscina dall’acqua cristallina: attenzione perché nessuno è immune dalla stronzaggine di questi amabili organismi acquatici!
Ecco una guida semplice e semi-seria per tenerle a bada prima, durante e dopo.
🌱 Cosa sono le alghe e perché si formano
- Microrganismi che si moltiplicano a velocità indecente se trovano:
- acqua ferma
- pH sballato
- cloro insufficiente
- caldo + sole + ombra zero
Ecco un’analisi più dettagliata:
- Luce e temperatura:Le alghe utilizzano la fotosintesi, quindi amano la luce solare, che le aiuta a crescere rapidamente, soprattutto se l’acqua è calda.
- Nutrienti:Le alghe si nutrono di fosfati e nitrati, che possono essere presenti nell’acqua della piscina a causa di vari fattori, come sporco, foglie, o prodotti chimici.
- pH:Un pH sballato, sia troppo alto che troppo basso, può favorire la crescita delle alghe, oltre a rendere meno efficace il cloro.
- Cloro:Un livello di cloro insufficiente non riesce a controllare la proliferazione delle alghe, rendendo l’acqua un ambiente più accogliente per la loro crescita.
- Calcare:I depositi di calcare offrono un ambiente favorevole alla proliferazione delle alghe, oltre a ridurre l’efficacia del filtraggio.
- Fattori esterni:Sporco, polvere e detriti portati dal vento o dalla pioggia possono nutrire le alghe.
Il problema? Quando le vedi, è già troppo tardi. Meglio prevenirle che inseguirle col retino.
🧼 Prevenzione: la miglior alleata della tua sanità mentale
1. Mantieni il cloro tra 1.0 e 1.5 ppm
- Usa cloro lento (pastiglie) nel galleggiante (ti consiglio decisamente QUESTE)
- Misura almeno 2 volte a settimana con test a goccia o a pasticche (le strisce no, dai)
2. Controlla il pH
- Tra 7.2 e 7.6 → altrimenti il cloro diventa inutile
- Se sbagli: pH+ o pH– e tutto torna
3. Metti antialghe preventivo
- 1 volta a settimana se fa molto caldo
- Va versato direttamente in acqua con la pompa accesa
- Non aspettare che l’acqua puzzi di stagno.
🧟♂️ Quando le alghe hanno già invaso la piscina
Hai perso il controllo. È ora di controattaccare:
Fase 1 – Clorazione shock
- Dicloro granulare 56%
- Dose: 30–40g per m³ (puoi usare il nostro utilissimo calcolatore)
- Sciogli prima in un secchio → poi versi in vasca
- Pompa in ricircolo per 3–4 ore, poi metti in filtrazione per tutta la notte
Fase 2 – Spazzola + aspirazione
- Spazzola fondo e pareti come se dovessi scorticare il liner
- Aspira in scarico se puoi (modalità “waste”)
Fase 3 – Antialghe + filtrazione continua
- Una bella dose in acqua
- Lascia la pompa accesa H24 per 2–3 giorni
- Controlla ogni giorno cloro e pH
Fase 4 – Controlavaggi
- Fai controlavaggi frequenti se hai filtro a sabbia
- Se hai le polisfere, potresti doverle lavare o sostituire
Leggi il nostro articolo di approfondimento: 50 sfumature di verde
🧪 Quando l’acqua torna chiara, NON rilassarti subito
- Controlla che il cloro sia ancora >1.0 ppm
- Continua con l’antialghe una volta a settimana
- Copri la piscina la notte se puoi, per limitare escursioni termiche
💡 Trucchi bonus da poracci
- Se usi poca acqua, puoi travasare, pulire e ricominciare (ma sprechi risorse)
- Metti una pastiglia di cloro nello skimmer dopo ogni temporale
- Evita le zone d’ombra fisse: favoriscono proliferazione
- Se l’acqua diventa giallastra dopo shock: forse c’erano metalli → serve sequestrante
🛒 Prodotti utili
📌 Ricapitolando
Le alghe sono come i sensi di colpa: più li ignori, più si moltiplicano.
Bastano 10 minuti a settimana per evitarle.
Oppure 3 giorni di panico, prodotti chimici e bestemmie se le lasci fare.