Se stai pensando di passare dal classico cloro all’acqua salata, non sei solo. Sempre più poracci (ma furbi) proprietari di piscine fuori terra stanno virando verso il clorinatore. E no, non serve un impianto da Spa con fondi neri e musica zen. Serve solo un po’ di sale, il clorinatore giusto e due sinapsi funzionanti.
Come funziona il clorinatore Intex (in parole povere)
Il clorinatore a sale trasforma il sale disciolto in acqua in cloro “dolce”, grazie all’elettrolisi. Il risultato? Disinfezione continua e stabile, senza odore di piscina pubblica del ’94 e senza litri di prodotti da miscelare a mano come piccoli chimici della domenica.
Il sistema Intex è plug-and-play, se hai già una pompa decente (meglio a sabbia, diciamolo). Se no, alcuni modelli combinano clorinatore e pompa insieme. Qui trovi un esempio
Perché passare all’acqua salata? I pro veri
- Meno cloro da comprare: compri solo sale (economico) e lo metti all’inizio.
- Meno sbalzi: il cloro viene prodotto costantemente. Meno picchi e meno tragedie.
- Pelle e occhi ringraziano: niente bruciori, niente odori forti, niente costume scolorito.
- Manutenzione ridotta: il sistema fa quasi tutto da solo. Tu controlli, annuisci e ti godi il fresco.
- È meno inquinante: meno trasporti, meno imballi, meno prodotti chimici stoccati in garage.
Svantaggi da sapere (così non ti lamenti dopo)
- Costo iniziale: il clorinatore ha un prezzo. Ma lo recuperi in una stagione o due.
- Corrosione: l’acqua salata va trattata con rispetto. Tubi di metallo nudo? Addio. Gradini in ferro? Arrugginiscono.
- Pompa adeguata: se hai una pompetta ridicola a cartuccia da 1.000 l/h… no, non va bene.
- Compatibilità: alcuni prodotti anti-alghe o flocculanti non vanno d’accordo con l’elettrolisi. Leggi le etichette.
Ma quanto sale ci va?
Dipende dal modello, ma in genere parliamo di 3-4 kg per ogni 1.000 litri d’acqua. Se hai una piscina da 7.000 litri, ti servono 21-28 kg di sale. Da buttare tutto all’inizio e poi solo rabboccare se svuoti/rabbocchi acqua.
Ovviamente sale per piscine, non sale grosso da cucina. Lo so che ci avevi pensato. No, non va bene.
💡 Calcolatore sale per acqua salata
Quanti kg di sale servono? Inserisci i litri della tua piscina e clicca. È più facile che capire a cosa serve la valvola a 6 vie.
Ok, ma si sente il sapore?
No. Non è il Mar Morto. L’acqua è appena salata, meno di una lacrima. Però senti che è più “morbida”. Alcuni dicono “setosa”. Non chiedermi cosa voglia dire, ma sì: si nota la differenza.
Serve ancora controllare pH e cloro?
Sì. Il clorinatore produce cloro, ma il pH va comunque monitorato e tenuto a bada (tra 7.2 e 7.6). Usa i test a pastiglie o a goccia e tieni in casa pH meno e pH più, come un vero nerd della piscina.
Quindi? Mi conviene?
Se vuoi meno sbatti, più comfort e un’acqua sempre gradevole… sì. Il passaggio all’acqua salata è sensato, moderno e ti fa sembrare una persona che sa il fatto suo. Anche se all’inizio pensavi che DPD1 fosse un corriere espresso.
E poi diciamolo: se puoi avere il mare in giardino, perché accontentarti della piscina del condominio?