Entri in un gruppo Facebook di piscine e in cinque minuti ti senti inadeguato. C’è quello con la 7×4 interrata, quello col solarium in pietra vulcanica, e quello che posta il drone sulla piscina da 20.000 litri come se fosse lo Yatch Club di Saint-Tropez. Tu hai una 305 tonda, autoportante, messa storta. E un retino storto pure lui.
Ti capisco. Ma ascolta: non conta la misura. Conta quanto te la godi.

Piccola piscina, grandi vantaggi
Chi ha una piscina piccola parte spesso con un complesso di inferiorità. Eppure, ecco cosa ti porti a casa:
- Meno acqua da gestire: che significa meno cloro, meno test, meno ansie da laboratorio chimico.
- Si scalda prima: il sole fa miracoli su pochi metri cubi. Tu fai il bagno a maggio, loro a luglio. Inoltre esistono degli economici riscaldatori che però puoi usare solo nelle piccole bagnarole tipo la mia.
- Filtrazione più semplice: anche una pompa a cartuccia da due soldi ce la può fare. Con calma, ma ce la fa.
- Si pulisce in un attimo: dieci minuti col retino e sei a posto. Altro che aspiratori lunghi quanto una canna da pesca.
- Si monta e si smonta senza invocare entità superiori: il liner pesa poco, la struttura non richiede un ingegnere, e a fine stagione ci metti un’ora a smontarla (e io che sono una donna l’ho montata da sola).
- Più economica: nel prezzo, nella manutenzione, e nei danni se fai casino.
Grande piscina, grandi responsabilità (e rotture)
Non demonizziamo. Avere una piscina grande può essere fantastico. Ma solo se:
- hai tempo per gestirla (almeno 30 minuti al giorno)
- hai soldi per mantenerla (cloro, pompe serie, ricambi)
- hai spazio attorno (e sotto) per non sprofondare dopo la prima pioggia
- hai voglia di trattarla come una seconda casa
Se invece hai preso una 6 metri pensando “così ci sto comodo con gli amici”, ma poi la tieni mezza piena, con la pompa spenta e l’acqua verde… allora forse ti serviva un tavolo da ping pong.
La verità: la misura che conta è la tua voglia di starci bene
Puoi avere una piscinetta da bambini e passarci le ore più belle dell’estate. Basta saperla usare, curarla con costanza e sedercisi accanto con la birretta in mano, ironizzando sui casini della vita. La differenza non la fa il diametro. La fa la predisposizione d’animo.
Perché puoi avere anche 15.000 litri… ma se poi ti senti in colpa ogni volta che la guardi, tanto valeva metterci i pesci rossi.
Quindi no, qui su Wikipool non ci interessano le gare a chi ce l’ha più grossa. Ci interessa che la tua piscina, qualunque sia, funzioni bene, ti faccia felice, e non diventi un incubo con le pareti azzurre.
Perché la piscina ideale non è quella che fa scena. È quella che ti fa stare bene.