Terreno in pendenza: l’incubo inclinato (e come non impazzirci)

Hai comprato la piscina. Hai trovato il punto perfetto in giardino. Hai iniziato a montarla… e lei ha iniziato a piegarsi come un quadro appeso male.

Spoiler: non è colpa sua. È il tuo terreno. E sì, anche se a occhio ti sembrava in piano. La maledizione delle piscine fuori terra si chiama pendenza impercettibile. Ma niente panico. Vediamo cosa puoi fare, cosa devi evitare e perché mettere i listelli sotto i piedini non è la soluzione geniale che pensavi.

1. Ma quanto pende?

Per capirlo, serve una cosa chiamata livella. Non la vista di tuo cugino muratore. Una vera, meglio se a bolla o laser. La pendenza massima accettabile per molte piscine fuori terra è 1 cm ogni metro. Se hai 5 cm di differenza su 3 metri, hai già sforato.

2. I falsi amici: i piedini su tavolette

Mettere tavolette di legno, mattoni o mattonelle sotto i piedini per “compensare” la pendenza è uno sport nazionale. Ma anche una pessima idea. Le pareti si inclinano, lo stress si concentra in punti anomali e, sorpresa, potresti ritrovarti con la piscina accartocciata a metà estate.

Se proprio vuoi usare supporti, devono essere sotto TUTTA la superficie, non solo sotto i piedi. E comunque, meglio evitare.

3. Le soluzioni reali (che funzionano davvero)

  • Scavare: se il dislivello è minimo (1-5 cm), puoi scavare leggermente nella parte più alta del terreno fino a renderla pari.
  • Riempire con sabbia stabilizzata: sabbia mista a cemento o sabbia compressa con rullo vibrante.
  • Piattaforma rigida: se il giardino non è modificabile, puoi creare una base in assi o cemento, perfettamente in piano, su cui appoggiare la piscina.

4. Cosa succede se ignori il problema?

All’inizio nulla. Poi il lato basso inizierà a piegarsi verso l’esterno, l’acqua spingerà tutta da una parte, e rischi che si sfili un piedino, ceda una staffa, o la piscina venga giù come la dignità di chi diceva “tanto è solo un po’ stortina”.

Inoltre la pompa potrebbe non lavorare bene se l’acqua non copre le bocchette in modo uniforme. E se poi devi smontare tutto… lo sappiamo già.

5. E il tappetino sotto?

Non serve a correggere dislivelli. Serve a proteggere il fondo della piscina da sassi, radici e… cani che ci scavano sotto. Se il terreno non è in piano, il tappetino seguirà la pendenza come un materassino alla deriva. Quindi: prima metti in piano, poi metti il telo.

Riepilogando

Il terreno in pendenza è il nemico silenzioso della felicità da piscina. Ma si può affrontare. Con calma, pala e spirito zen. Non aspettare che la struttura ceda o che l’acqua cominci a traboccare da un lato.

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